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Visualizzazione dei post da 2013

Come valorizzare il paesaggio artisticamente... deturpandolo! Una riflessione di Ivano Togni

Ecco come, nel nome della "valorizzazione" delle aree naturali, si deturpano aree fino a poco tempo fa integre... Indio   di Ivano Togni  (tratto da facebook) ...Questi mi spaventano: http://www.montefeltroveduterinascimentali.eu/ ...Sono così infervorati dal paesaggio che guardano, da non accorgersi del paesaggio che "mettono sotto i piedi"! Qui ad esempio era pieno di orchidee del genere Oprh ys, costituivano un habitat prioritario tutelato dalla Direttiva Habitat (6210 - Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) * stupenda fioritura di orchidee) quindi oltre ad essere un arredo deturpante di un paesaggio naturale, ritengo possa essere pure in contrasto con le misure di conservazione della suddetta direttiva. Nelle due foto: Monte S. Gregorio, loc. Tausano di S. Leo (Rimini), com'era fino al 2012, e com'è oggi (nella foto con ringhiere e pannello illustrativo

Croci e statue sulle cime delle montagne

Croci,  madonnine, targhe di metallo, targhette di marmo, e altre cose, rappresentano una violazione all'aspetto incontaminato delle cime. La cosa migliore per rispettare le vette è che ognuno non vi ponga proprio nulla. Quando arrivo in cima ad una montagna voglio solo vedere un mucchietto di sassi, che mi indichino l'arrivo alla meta... e basta! Video by Indio (girato nell'Appennino Tosco-Emiliano)

Orso marsicano e radiocollari: no a nuove catture!

radiocollare su orso - fonte foto:http://www.terremarsicane.it/node/22121   Al Ministero dell'Ambiente   Al Parco Nazionale d'Abruzzo   All'ufficio regionale del PATOM-Abruzzo   E A TUTTE LE AUTORITA' COMPETENTI   Lettera aperta (inoltrata anche in forma cartacea ai vari uffici di Protocollo)     e, c.c:  ad Associazioni Ambientaliste, uffici, stampa e personalità competenti       Oggetto: Progetto Life ARCTOS - settore Orso marsicano: rischio di nuove catture .       E' giunta alla scrivente Associazione la notizia che i ricercatori del Progetto Life ARCTOS, si accingerebbero a catturare tutti gli orsi marsicani ai quale erano stati messi i radiocollari, in quanto sarebbero risultati troppo stretti, per cui dovranno essere allentati.   Spiace dover notare come una tale notizia butti un'ombra di discredito su chi ha provveduto a suo tempo a munire di radiocollari detti orsi, denotando un apparent

Un documento per l'orso bruno marsicano

A titolo di informazione si è lieti di inviare e far conoscere il testo del Documento conclusivo approvato e sottoscritto a Lecce nei Marsi il 5 ottobre scorso a seguito dell'iniziativa che ha visto la sottoscrizione di un Contratto di Tutela Spontanea da parte del cacciatore e Colonnello dell'esercito in pensione Claudio Maddalena, mediante il quale è stata designato un principio di Area Wilderne ss ed offerto all'AIW un terreno da adibirsi a future semine a favore dell'Orso marsicano. Approvato da tutti i presenti, il Documento è stato anche sottoscritto da Bruno La Pietra (Presidente nazionale dell'Associazione Italiana per la Wilderness), da Franco Zunino (Segretario Generale dell'Associazione Italiana per la Wilderness), da Giuseppe Rossi (Commissario straordinario del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise), da Alberto D'Orazio (Presidente della Comunità del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise), da Edmondo Vivoli (

Ambientalismo venatorio

Tratto da: Wilderness Documenti luglio/settembre 2013 (anche su: http://www.wilderness.it/doc_2.asp?p=d&key=762#.UkSryX-yMm8). Sulla caccia voglio qui portare la mia esperienza personale: prima di aderire all’AIW anch’io ero un po’ dubbioso su quest’attività (sebbene non sia mai stato in realtà un ambientalista anticaccia, anche perché figlio di un cacciatore che mi ha trasmesso la passione per la natura). Aderii alla proposta conservazionista dell’AIW pur mantenendo un punto di vista sempre critico (critico non significa negativo) sulla caccia. Pur rimanendo convinto della necessità di mantenere chiuse alla caccia molte aree (parchi e riserve), anche per le stesse esigenze di conservazione della fauna e tenendo conto anche della diversità del contesto italiano sono d’accordo sulle misure di caccia selettiva nei parchi verso specie invasive, tanto che ho sollecitato, per esempio, un intervento anche dell’AIW sulla questione dei cinghiali nel Parco del Pollino. Son

Ancora sulla sentieristica nel Pollino

Son passati circa tre anni dall'inizio dei lavori della sentieristica nel Parco Nazionale del Pollino. Chi scrive, aveva già avanzato delle critiche tempo fa. Cercherò di riprendere la questione mostrando lo stato attuale della situazione e i risultati dei lavori, senza volontà di polemica ma cercando di inquadrare semplicemente il problema, da escursionista appassionato del Pollino e da "conservazionista". Ho potuto fare dei sopralluoghi soprattutto nel versante lucano del Parco, escludendo i monti dell'Orsomarso e gran parte del versante calabro. Lasciamo perdere anche i ponti coi piloni di cemento sul fiume Argentino, che hanno scatenato le critiche di associazioni come Wilderness Italia e Italia Nostra... Restando sul Pollino, ciò che salta subito agli occhi all'escursionsita sono  i pali senza tabelle disseminati lungo i sentieri: uno spettacolo che dà l'idea dell'abbandono, di qualcosa di incompiuto,  e se i pali restano così a segnalare il nulla s

La Calabria che non ti aspetti! - Sui sentieri dei briganti (video di Rosario Citriniti)

Seminare per l'orso

Documento QUANDO L’ORSO NON FA NOTIZIA Se un Orso marsicano muore, ucciso o per motivi naturali, tutti si scatenano a dire la loro; specie, poi, se c’è la certezza o anche solo il sospetto che la causa della morte sia addebitabile a cacciatori (mai successo negli ultimi 40 anni) o bracconieri. Quando invece l’Orso fa parlare di sé per altre questioni, forse più gravi ancora della morte di un individuo, perché ne sono all’origine, ed anzi ne sono la causa prima e, addirittura, prodromo di future morti, allora il silenzio è d’oro. Un ammissione di colpa va sempre taciuta! Quest’estate, e soprattutto negli ultimi giorni di questo infuocato agosto, i giornali locali hanno più volte parlato di orsi, sia in Abruzzo, sia in Molise, sia nel Lazio: ebbene, nessuna valanga di e-mail si è rovesciata sul web per protestare o stigmatizzare. Tutti allineati e... silenti (e magari anche plaudenti, per chi è andato a cercare di osservarli e/o fotografarli, come suggeriva qualche a

Parchi più piccoli ma più seri

Comunicato Stampa UN TABÙ! Ridurre i Parchi: l’esempio del Sirente-Velino Impianti di risalita a Campo Felice, nel Sirente Velino Sul finire del mese scorso alcune associazioni ambientaliste abruzzesi hanno diffuso un comunicato stampa di critica alla proposta di una legge regionale con la quale si vorrebbe ridurre di circa 4.000 ettari il Parco Regionale Sirente-Velino. Detta così, come non condividere la presa di posizione? Ma c’è un ma: gran parte della zona che si vorrebbe estromettere dal Parco non ha nulla, né lo aveva mai avuto, per essere istituita in Parco! Vi fu inserita per la solita mania ambientalista italiana di costituire in Parco più territorio possibile, a prescindere dal valore dei territori protetti: l’importante è fare Parchi ovunque, fossero anche località zeppe di case, e paesi quando non autostrade. Intanto l’unico vincolo veramente intoccabile resta uno: il divieto di caccia! Tutto il resto è sempre consentito (con